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Economia circolare: panoramica delle normative a livello UE

Contributo di Anna Köhl, Klimabündnis Tirol

L’Unione Europea (UE) sta attivamente modellando il quadro normativo per favorire la transizione verso un’economia sostenibile ed efficiente nell’uso delle risorse. Con iniziative centrali come il Green Deal Europeo, l’UE ha fissato obiettivi ambiziosi che riguardano anche le imprese in Austria e in Italia. Di seguito una panoramica delle principali normative e misure che promuovono l’economia circolare.

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Il pacchetto sull’economia circolare dell’UE

Il pacchetto sull’economia circolare, adottato nel 2018, include testi normativi aggiornati come la Direttiva Quadro sui Rifiuti (2018/851), la Direttiva sugli Imballaggi (2018/852) e la Direttiva sulle discariche (2018/850). L’obiettivo è modernizzare la gestione dei rifiuti nell’UE, utilizzare le risorse in modo più efficiente e ridurre gli impatti ambientali.

Una revisione del 2021 ha rafforzato queste misure, mettendo l’accento su prevenzione dei rifiuti, riciclo, riutilizzo e progettazione intelligente dei prodotti. Di particolare rilievo è la responsabilità estesa del produttore: le aziende saranno maggiormente responsabili della gestione dei loro prodotti nella fase di fine vita, anche attraverso contributi finanziari ai sistemi di raccolta e valorizzazione. Questa norma si applica anche ai produttori internazionali, ad esempio nel settore dei veicoli e delle batterie, che devono designare rappresentanti responsabili nei singoli paesi, come l’Austria.

EU Critical Raw Materials Act (CRMA)

Il Critical Raw Materials Act mira a garantire l’approvvigionamento di materie prime critiche (Critical Raw Materials, CRM), essenziali per tecnologie chiave come energie rinnovabili, mobilità elettrica e IT. La normativa promuove la diversificazione delle catene di fornitura e ne rafforza la resilienza attraverso il riciclo, il riutilizzo e un uso più efficiente di queste risorse.

Direttiva Quadro sui Rifiuti

La Direttiva Quadro sui Rifiuti (2008/98/CE) costituisce la base della gestione dei rifiuti in Europa, stabilendo priorità come prevenzione, riutilizzo, riciclo e smaltimento ecologicamente corretto. Le principali disposizioni includono:

  • Creazione di programmi nazionali per la prevenzione dei rifiuti.
  • Definizione di obiettivi di riciclo per specifiche categorie di rifiuti.
  • Divieto di incenerimento o smaltimento in discarica di rifiuti adatti al riutilizzo o al riciclo
  • Entro il 2030, i rifiuti riciclabili o riutilizzabili non potranno essere conferiti in discarica, salvo che questa sia l’opzione più ecologica.

Strategia dell’UE sulla plastica

La strategia europea per la plastica mira a ridurre l’inquinamento da plastica e a promuovere un’economia circolare per i materiali plastici. Le misure comprendono

  • Riduzione della plastica monouso
  • Promozione del riciclo
  • Miglioramento della produzione e dell’utilizzo della plastica

Un’attenzione particolare è rivolta alla prevenzione del microplastica negli oceani e all’estensione della responsabilità dei produttori attraverso misure come riduzioni dei consumi e divieti.

EU Ecolabel

L’EU Ecolabel è una certificazione volontaria che distingue prodotti e servizi eco-compatibili. Supporta il concetto di “design circolare” promuovendo prodotti duraturi, modulari e facilmente riparabili, realizzati con materiali riciclabili. Queste normative e iniziative dimostrano che l’UE non si limita a fissare obiettivi ambiziosi, ma definisce anche quadri chiari per accelerare la transizione verso l’economia circolare. Per le aziende, ciò rappresenta sia una sfida che un’opportunità: investire oggi nella sostenibilità significa posizionarsi come leader competitivi e garantire la resilienza futura dell’impresa.

 

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