La trasformazione verso un’economia circolare sostenibile richiede più che innovazione tecnologica: ha bisogno di un nuovo modo di pensare, di condivisione delle conoscenze e di una cooperazione autentica. Le aziende si trovano ad affrontare sfide complesse che difficilmente possono essere superate da sole. È proprio qui che il peer learning e il coaching sviluppano tutto il loro potenziale.
In un sistema economico circolare funzionante, non si tratta solo di ottimizzazione interna, ma anche di interazione lungo l’intera catena del valore. Lo scambio tra aziende, anche intersettoriali, promuove la cosiddetta cross-fertilization: nuove idee nascono da prospettive, processi ed esperienze diverse. Il risultato sono soluzioni che i singoli attori non avrebbero mai potuto trovare da soli.
Anche l’innovazione aperta acquista importanza in questo contesto. Attraverso una cooperazione mirata oltre i confini aziendali, le idee possono maturare più rapidamente ed essere testate in una fase precoce, spesso nell’ambito di una cooperazione pre-competitiva, ovvero una collaborazione che non è orientata alla concorrenza diretta, ma all’apprendimento e al progresso comuni. Lo scambio reciproco porta a un vero e proprio arricchimento della pratica: ciò che funziona in un’azienda può servire da ispirazione o modello per altre.